• pepeatrust@gmail.com
  • +254 725 638218

Verso la fine del 2014, il teologo francescano frate Ettore Marangi entra per la prima volta nella baraccopoli di Deep Sea in Westlands (Nairobi) col desiderio di ‘dare ai poveri la parola,’ anche nella Chiesa, ed iniziare con loro una cammino di liberazione. Tuttavia questo suo intento per ora deve aspettare, c’è un’emergenza da affrontare: decine di bambini di strada (chokora) in condizioni di vita drammatiche affollano l’entrata dello slum, la dipendenza dalla colla li ha resi come zombi. Marangi comincia a prendersi cura di loro, gli si avvicina, gli parla, gli offre del cibo, li lava e li riveste. 

In quest’opera è subito affiancato da tante mamme di Deep Sea, in particolare da Fatuma Halake, una donna musulmana che accoglie alcuni di questi bambini nella sua casa di lamiere e li cresce insieme ai suoi 4 figli. Grazie al supporto di una associazione di volontariato italiana, Egerthe ODV, e la comunità dei frati minori di Westlands, Marangi riesce a sponsorizzare fino a 40 bambiniNel 2015, l’ONG Rainbow For Africa viene a conoscere questa realtà e decide di organizzare campi di assistenza medica periodici nella baraccopoli e in tutto il Kenya. 

Nel 2016 le donne di Deep Sea che si prendono cura dei bambini costituiscono la Community Based Organisation Deep Sea Simama, sia con l’intendo organizzare meglio la cura dei malati in Deep Sea sia con l’intento di iniziare un’attività di risparmio e micro credito. Il sostegno di Deep Sea Simama è stato fondamentale specie nei momenti in cui la baraccopoli si è incendiata, perché ha fornito nuove abitazioni ai più poveri, liberandoli anche dal peso di pagare un affitto mensile.  

Nel 2017 inizia la cooperazione di Phina Ajuoga, di professione manager assistente alla revisione dei conti, da sempre accanto ai bisognosi specie gli affetti da tumore; lei si impegna sia aiutando Deep Sea Simama nella gestione del micro credito, sia iniziando un progetto pilota di sostegno dei bambini della baraccopoli senza portarli ad una boarding school, per poter coinvolgere nel processo educativo anche le loro famiglie. 

Nel 2018 nasce la cooperativa Afrika Pendaneni Limited. Tutti i progetti in corso sono troppo vincolati dagli aiuti provenienti dall’estero ed anche le donne di Deep Sea voglio acquisire una piena indipendenza economica, così si decide di creare posti di lavoro. Una studente in legge, Lorraine Wacu, insieme a Marangi costituiscono la suddetta cooperativa, mentre una sarta di Deep Sea, Linda Onyango organizza un gruppo di 13 donne che comincia a produrre assorbenti riutilizzabili con materiale di alta qualità. Per la stessa impresa cominciano a lavorare anche 6 giovani della baraccopoli, guidati dall’infermiera Evelyne Okirigiti, che grazie a degli sponsor italiani hanno acquisito la qualifica di Operatori Socio Assistenziale.

La Fondazione Pepea (Pepea Trust) ha ricevuto da un contadino un terreno di 450 metri quadri. Così abbiamo deciso di metterlo a servizio degli abitanti delle baraccopoli, soprattutto di coloro che risiedono nella baraccopoli di Deep Sea che vivono con la minaccia costante di perdere tutto, perch  le loro baracche di lamiera possono essere abbattute da un momento all’altro.

Inoltre il fatto che la costruzione apparterrà ad una fondazione dagli scopi statutari ben precisi impedirà qualsiasi cambio di destinazione d’uso e si potrà sperare che rimarrà per sempre al servizio dei poveri.

A questo scopo, si è pensato di far entrare nel consiglio di amministrazione non solo gente che ha trascorso la propria vita dedicandosi agli ultimi ma anche gente povera della baraccopoli.

Inoltre Pepea Trust gestirà la struttura con la collaborazione di altri enti che hanno finalità caritative: Rainbow For Africa UK (Organizzazione Non Governativa di personale medico sita nel Regno Unito), Engim (Organizzazione Non Governativa italiana), Afrika Pendaneni Limited (cooperativa di lavoratori della baraccopoli), Deep Sea Simama CBO (comunità di mutuo soccorso della baraccopoli) e ‘I care’ Don Milani Association (associazione di insegnati per i bambini ed i ragazzi della baraccopoli). A partire da questo momento l’esigenza di un cammino spirituale si fa particolarmente urgente tra tutti coloro che sono coinvolti nei diversi progetti, anche perché si sente l’esigenza di costruire relazioni affidabili, di guarire dai traumi interiori, di fare un’esperienza religiosa realmente trasformatrice e di approfondire i valori delle culture africane. 

Nasce così, a partire dal 2019, il cammino di lettura popolare della Bibbia, e il lavoro di ricerca comunitario intrapreso insieme a tre docenti universitari da sempre fautori di una teologia incarnata: Edel Churu, Mary Getui e il presbitero Padre Laurenti Magesa. Nello stesso anno, quando i primi bambini coinvolti nei progetti sono ormai nella scuola secondaria, matura sempre più la convinzione che le scuole pubbliche e private keniane non siano adeguate per ragazzi che provengono da situazioni difficili, e così nasce in Deep Sea il progetto di assistenza scolastica I Care guidato dall’insegnate Charity Muli e basato sui principi della scuola di Don Lorenzo Milani. In questo anno, i vari progetti cominciano ad essere coadiuvati anche da due volontari italiani inviati annualmente dalla ONG ENGIM. 

Agli inizi del 2021, viene a far parte di questa famiglia anche Mumbi Kigutha, a member of the Sisters of the Precious Blood con un Master of Arts in Justice Ministry che intende intraprendere attività di sostegno nei confronti delle donne rinchiuse nelle carceri. Tutti i progetti sono oggi coordinati da Pepea Trust, che ha ricevuto un piccolo appezzamento di terra in Limuru, dove intende costruire una struttura in cui le attività in corso possano acquisire maggiore consistenza e stabilità.

Pepea Trust

Pepea Trust

PIEGHEVOLE

SCARICA IL PIEGHEVOLE DEL PROGETTO!

La Fondazione Pepea (Pepea Trust) ha ricevuto da un contadino un terreno di 450 mq. Così abbiamo deciso di metterlo a servizio degli abitanti delle baraccopoli.