Il programma di I Care School è nato quando ci siamo accorti del divario tra i risultati che i nostri bambini conseguivano nella scuola primaria e i risultati che, divenuti ragazzi, conseguivano nella scuola secondaria. La scuola pubblica aveva bisogno del nostro soccorso per passare da un approccio educativo competitivo, selettivo e nozionale ad un approccio educativo cooperativo, egualitario ed in grado di rendere gli studenti capaci di pensare con la propria testa. Crediamo che buona parte del futuro dell’Africa si decida nella scuola secondaria. Così ci siamo affidati alle indicazioni educative di Don Milani e Paulo Freire. Compito essenziale della scuola dev’essere “ridare la parola ai poveri”, suo compito non è “quello di sfornare laureati, ma di far diventare cittadini sovrani”. Nella sua scuola don Milani aveva appeso al muro l’espressione I care, la nostra speranza è che i ragazzi che seguiamo in questo programma, al momento sono una quindicina, possano un giorno diventare un lievito di trasformazione sociale nel proprio paese. Le attività si tengono in due stanzette molto anguste in baraccopoli dove manca l’elettricità per la maggior parte della giornata, per cui anche l’uso di computer di seconda mano diventa difficoltoso.